Pazienti con test di funzionalità epatica anormale al primo controllo: dovrebbero essere testati per accertare l'epatite virale cronica?

Background: i test di funzionalità epatica (LFTs) sono eseguiti in gran numero nelle cure primarie, e lo studio per le strategie del test di valutazione epatica di Birmingham e Lambeth (BALLETS) è stato istituito per valutare la loro utilità in pazienti o senza malattia epatica pre-esistente o con malattia epatica conclamata. Tutti i pazienti sono stati testati per l'epatite cronica virale fornendo così la possibilità di confrontare diverse strategie per il rilevamento di questa grave patologia curabile.

Metodi: Lo studio utilizza i dati della coorte BALLETS per confrontare diverse strategie di valutazione per l'epatite virale nei pazienti che avevano ricevuto un risultato LTF anormale. L'obiettivo era quello di rendere disponibile una strategia per l'identificazione dei pazienti con epatite cronica virale.
Abbiamo usato l'analisi "costi-minimizzazione" per definire un caso base e quindi calcolato il costo incrementale per il caso considerato, col fine di rendere disponibile una strategia che potesse guidare il test per l'epatite cronica virale.

Risultati: Dei 1.236 pazienti dello studio con un LFT anormale, 13 erano affetti da epatite cronica virale (nove epatite B e quattro epatite C). La strategia delle attuali linee guida (ripetere la LFT  fintanto che esso risulta anormale, al fine di accertare malattie specifiche) è stata meno efficiente (più caro per caso rilevato) che una semplice politica di testing non ripetuta verso tutti i pazienti per l'epatite virale epatica.
Una strategia più selettiva dei test virali per tutti i pazienti con l'epatite virale nati in Paesi dove l'epatite virale era prevalente, avrebbe fornito dei risultati più efficienti con poca perdita di sensibilità. Un livello di aminotransferasi elevato  (superiore al doppio del limite superiore del normale) nella prova ALT iniziale era un importante valore predittivo, ma insensibile, mancando nella metà dei casi di infezione virale considerati.

Conclusioni: Sulla base di questa analisi e sui principi comunemente accettati in clinica, un "veloce e frugale" euristico è stato prodotto per guidare medici di medicina generale per quanto riguarda la diagnosi di casi di epatite virale in pazienti asintomatici con LFTs anormali.
Si raccomanda il test in tutti i pazienti in cui è presente una chiara indicazione clinica di infezione (ad esempio: l'uso di droghe per via endovenosa), seguita da test a tutti i pazienti che provenivano da paesi dove l'epatite virale è prevalente, e infine valutare coloro che hanno un livello di ALT particolarmente elevato ( più del doppio del limite superiore del normale). I pazienti non definiti da questo algoritmo avevano un rischio di epatite cronica virale inferiore rispetto alla popolazione generale.


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