Nessun aumento per le tasse universitarie nel prossimo anno accademico

Università, tasse <<congelate>>
Scongiurato l'aumento del 2,5% per l'anno accademico 2011/12
Da "La Sicilia" del 5 Maggio 2011
Allarme rientrato: le tasse universitarie nel prossimo anno accademico non subiranno alcun aumento. L'ipotesi che circolava nelle ultime settimane fra i palazzi dell'Ateneo era stata messa nera su bianco poco prima della seduta di Senato accademico di lunedì scorso: adeguare tasse e contributi all'indice Istat. In termini pratici: un "ritocchino" del 2,5% che avrebbe comportato nell'anno 2011/12 un aumento compreso fra 10 e 30 euro in base alla fascia di reddito di appartenenza. Nessuna cifra esorbitante, ma sarebbe stato un ulteriore segnale negativo dopo la "stangata" che studenti e  famiglie hanno dovuto subire nell'anno scorso. Ovvero: da un minimo di 419,62 euro a un massimo di 1499,62 euro, distribuiti in due o tre rate, con quota base che è salita dai 190 del 2009/10 ai 320 euro di ques'anno. I rappresentanti degli studenti in senato - Filippo Catania, Renato D'Aquila, Dario Giuffrida,  Giovanni Mignemi e Salvo Bellinvia- hanno chiesto un incontro al rettore Antonino Recca. E mercoledì, assieme ai consiglieri d'amministrazione Ugo Bellavia e Marco Leonardi, si sono confrontati con Giuseppe Caruso (dirigente dell'area didattica) e Giuseppe Cozzo (delegato del rettore per la didattica). <<Un faccia a faccia lungo e molto proficuo>>, l'hanno definito gli studenti che esprimono soddisfazione per il risultato finale: <<L'adeguamento delle tasse all'indice Istat che avrebbe causato un aumento di 10,20 e 30 euro distribuiti tra le varie fasce, verrà posticipaato e ridiscusso l'hanno prossimo, quando si prevederà una rimodulazione delle tasse per il 2012/13, nella quale abbiamo sin da ora chiesto di prevedere l'aumento del numero delle fasce di reddito superiori a 50mila euro, per una maggiore equità>>.
Mario Barresi

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